mercoledì 4 settembre 2019

I mie fratelli...

Siamo un popolo di infanti, timorosi ed arroganti. Sempre pronti a fedeltà canine ed ad ignobili slealtà. Piccoli, marci e fetidi. In cerca di cappellini da caporale per insuperbire e vociare. Popolo di poltrone, gradi, divise e titoli spagnoleggianti. La maturità non ci appartiene, e l'autonomia è "vizio".
L'intuizione di Saba ci fotografa in un modello psicanalitico senza speranza di affrancamento...
<<Vi siete mai chiesti perché l'Italia non ha mai avuto, in tutta la sua storia - da Roma ad oggi -, una sola vera rivoluzione? La risposta - chiave che apre molte porte - è forse la storia d'Italia in poche righe. Gli Italiani non sono parricidi; sono fratricidi. [...] Gli Italiani sono l'unico popolo (credo) che abbiano, alla base della loro storia (o della loro leggenda), un fratricidio. E' invece solo con un parricidio (uccisione del vecchio) che si inizia una rivoluzione. Gli Italiani vogliono darsi al padre, ed avere da lui, in cambio, il permesso di uccidere gli altri fratelli.>>
...e non si vede anche qui la radice di quelle gran virtù italiche della raccomandazione e della corruzione?
Che bello vivere tra questi fratelli...


Ultimamente non sto molto bene... ho l'affanno, sono sempre stanco... ho una gastrite inguaribile... la vista mi sta abbandonando... Ma è un fatto mentale, lo so, è solo un fatto mentale...